“158” IL LIBRO DI ENZO LANDOLFI PRESENTATO ALLA CONGREGA LETTERARIA DI VIETRI SUL MARE

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“In 158 ci sono 258 ricette dei 158 comuni della provincia di Salerno ma non è solo un libro di ricette. E’ un viaggio tra la gente accogliente, semplice e genuina della nostra terra, tra gli odori e i sapori di antiche prelibatezze”. Lo ha spiegato il giornalista televisivo Enzo Landolfi, autore del libro:”158. Salerno una Provincia da Gustare” edito da “Printart Edizioni” di Massimo Boccia, che è stato presentato nello storico Oratorio dell’Arciconfraternita della SS. Annunziata e del SS Rosario di Vietri sul Mare, durante l’ultimo degli incontri della “Vetrina Letteraria” organizzato dai direttori artistici della “Congrega Letteraria”: Antonio Gazia e Alfonso Mauro con la collaborazione fattiva di Francesco Citarella, Daniela Scalese, Francesco Barbato e Edoardo Colace. A parlare del libro di Enzo Landolfi sono stati alcuni dei 247 coautori del libro che è giunto alla quarta edizione.

La professoressa Milena Carducci, ha definito il libro di Landolfi:” Un caleidoscopio: da qualsiasi punto di vista lo si guardi offre un aspetto interessante, utile e divertente. Ci sono ricette i cui segreti non si conoscono più e che sono rivelati nel libro. Ci sono storie di paesi, di dialetti ormai persi. C’è bisogno di aver dei punti di riferimento concreti e questo libro lo è”. Il giornalista Antonio Palombo che nel libro ha raccontato Vietri sul Mare vista con i suoi occhi di bambino che percorrendo le stradine e i vicoli del comune costiero incontra personaggi come Peppe Charlot, Totonn gnuchella, Matteo o’ meccanico, Peppe o Chianghiere, Enrico ‘o cravunare, Michele il giocattolaio e tanti altri : ”E’ una lettera d’amore per la mia terra”. Il giornalista vietrese Antonio Di Giovanni ha ricordato la sua partecipazione ad una delle puntate di “Provincia da Gustare” la rubrica televisiva di Enzo Landolfi che andava in onda su “Telecolore” e su Sky ricevendo circa venti premi, compreso quello de “La Repubblica”. I 358 filmati della trasmissione possono essere rivisti inserendo un codice contenuto nel libro da inserire sul sito www.provinciadagustare.it. ” Nel 2006 ero Presidente della Pro Loco di Vietri sul Mare- ha raccontato Di Giovanni – e andammo in casa di una famiglia di Albori per presentare un piatto a base di pesce cucinato da me con la pasta vietrese denominata “I piscitielli d’è creature”. Il giornalista José Elia nel libro ha raccontato le vite brevi di eminenti personaggi di San Cipriano Picentino, suo paese d’origine:” Questo libro dovrebbe essere presente nelle librerie di tutte le case dei salernitani e in tutte le scuole della provincia di Salerno. E’ un elemento di conservazione della nostra tradizione che si esprime attraverso la cucina come elemento determinante e fondamentale”. La professoressa Maria Rosaria Pagnani, storica delle donne, che nel libro ha raccontato delle donne da Volcei a Buccino, ha parlato della cucina povera:” E’ la cucina delle donne, di quelle famiglie che si riunivano intorno ad una povera tavola. Quando la famiglia era più sacra. Il piatto più importante era la polpetta di pane. Il pane è l’elemento base, la ricchezza di tante generazioni, di tanti popoli”. A ricordare nel libro la figura del poeta vietrese Giustiniano Benatti, Ninino, è stato Franco Cinque:” Era uno sportivo che aveva fondato l’Unione Sportiva Vietrese. Un poeta che tradusse l’esplosione d’Amore per la sua e nostra terra – presepio, in una struggente poesia “Nustalgia”. Il dottor Antonio Vacca, nutrizionista, specialista in Scienza dell’Alimentazione, autore di innumerevoli libri e saggi sulla Dieta Mediterranea ha sottolineato il carattere risarcitorio dell libro di Landolfi:” Ci ridà una provincia diversa, l’orgoglio di una salernitanità civica e cibica. La nostra è la provincia cibica per eccellenza, non solo per aver ospitato la “Dieta Mediterranea”, ma per aver ospitato genie di cucinieri anche privati”. Enzo Landolfi ha ricordato con commozione di aver giocato a calcio con la “Vietrese”, di aver tenuto a battesimo il calciatore Galderisi e di aver conosciuto il calciatore vietrese e allenatore delle giovanili della Salernitana, Don Nicola Gregorio:” Un uomo veramente eccezionale, maestro di calcio e di vita a cui tutti noi dobbiamo tanto. Un gentiluomo come pochi che è rimasto nel cuore dei tanti che lo hanno incontrato. Se sono quello che sono oggi lo devo certamente a lui ”. La dottoressa Azzurra Liliano, ha recitato con grande coinvolgimento emotivo, alcuni brani del libro. Il Sindaco Francesco Benincasa ha ricordato che ci sono a Vietri dei bravi professionisti nel campo enogastronomico:” Eccellenze vietresi la cui professionalità è ormai conosciuta a livello regionale e nazionale”. E’ intervenuto anche il membro della Giunta Nazionale del CONI, l’ avvocato Nello Talento che ha raccontato di saper cucinare e di aver preparato per un cardinale romano uno spaghetto alle vongole fujute.”Rimase estasiato da questo piatto. Voleva sapere chi mi aveva insegnato questa ricetta. Gli dissi:” Monsignore questa è la ricetta della povertà”.

Simpatica l’intervista fatta da Enzo Landolfi all’ottantatreenne signora vietrese Giulia Schiavone che era tra i tanti presenti. Durante la serata sono stati consegnati attestati, riconoscimenti e premi in ceramica agli studenti del Liceo Alfano I di Salerno coordinati dalla professoressa Rossella Nicolò; al Presidente della Pro Loco di Vietri sul Mare, Cosmo di Mauro; al Presidente dell’Associazione Ristoratori, Michele D’Andria;  al fondatore del giornale “La Gazzetta di Salerno”, il dottor Antonio Bottiglieri, e al giornalista e scrittore Enzo Landolfi. Il professor Antonio Gazia ha ricordato le tante iniziative organizzate dalla “Congrega Letteraria” e che a settembre sarà presentata la serata conclusiva del Concorso Internazionale di Poesia ”Poesis”. L’architetto Daniela Scalese ha ricordato che il 4 giugno sarà organizzata la manifestazione “ In Vino Keramos“, ideata da Bar Bottega Artigiana Relazionale in collaborazione con “La Congrega Letteraria” e l’azienda vitivinicola “Le Vigne di Raito”. (FOTO DI EDOARDO COLACE).

Aniello Palumbo

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